23 Aprile 2024
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SOLA NON LA LASCIO MAI

22-11-2021 08:40 - News
Tipico detto da Ultras, la propria squadra del cuore si segue sempre, anche in trasferta fin dove è possibile, senza lasciarla, appunto, sola. Mai.

Dopo la trasfertona di Bergamo di due settimane fa, cosa poteva esserci di maggiormente interessante, se non alzare l'asticella della complessità?

Complessità in termini di distanza, sia chiaro, non di fattibilità.

Ed allora, complice anche l'anticipo della partita al sabato, si mette in moto la macchina organizzativa.

Castellana Grotte, Puglia: lontano, molto lontano. Un sacco di Kilometri. Fammi vedere Ryanair.

Cazzo: non costa un cazzo. Cazzo, ho scritto cazzo, anzi due volte cazzo. E siamo a cinque, ma fermiamoci qui, altrimenti ci censurano.

Deciso: si va in aereo, costa meno che andare a Bologna in automobile.

Gli orari tornano: partenza sabato tarda mattinata e ritorno domenica mattina, a pranzo siamo a casa.

Auto a noleggio e hotel , costo minimo: prenotati.

Vieni? Non posso. Te? Non ci sono. Va bene: si va in quattro, vorrà dire che canteremo per otto, siamo abituati.

La rigidità in termini di bagaglio ci impone di lasciare a casa striscioni e strumenti musicali (sarebbe a dire il tamburo, ma più avanti si capirà perché ho usato questo termine), ma tra mascherine, sciarpe e giubbotti siamo biancorossi dalla testa ai piedi.

Arriva il giorno della partenza, faccio il giro a prendere gli altri, è una mattina nebbiosa, ma Pisa è vicino al mare, sicuramente l'aeroporto avrà visibilità.

La nebbia infatti si dirada dopo Pontedera, all'arrivo in aeroporto sentiamo che un volo non è atterrato causa nebbia, ma il nostro è in orario. Controlli vari, attendiamo. Incontriamo Andrea, dirigente che raggiunge la squadra con famiglia al seguito, inganniamo il tempo chiacchierando e guardandoci un po' intorno: quante cose si vedono se ci si ferma un attimo ad osservare. (vedi foto)

Foto di rito sotto l'aeromobile, saliamo a bordo, ci illustrano le procedure di emergenza: fasten seat belt, riporre il tavolino, no smoking, the book is on the table, lamaialaditumà, Spoleto merda.

Bari è vicinissima, in un'ora siamo là. Servirà un'altra ora e mezzo per ritirare l'auto a noleggio, problemi di coperture assicurative, carte di credito a garanzia, insomma l'italica arte di arrangiarsi e l'auto costa alla fine il doppio del previsto, ma la cifra è sempre minima, cifaunasega.

Castellana, città delle grotte è a 50 km, quanto ci vorrà: mezzora? Ci metteremo un'ora e mezzo.

Sai, l'auto è automatica, ibrida e anche un po' stronza. Anzi, gli stronzi siamo noi che lasciamo guidare Ale, ma la prenotazione è a nome suo, il driver è lui.

Allora: automatica vuol dire che cambia le marce quando vuole lei, ibrida vuol dire che va a batteria fino alla velocità di 50 km/h o quando vuole lei, oltre tale velocità va col motore a benzina, sempre quando vuole lei. A volte, nei parcheggi, entra anche la retromarcia, ma solo quando vuole lei.

Una stronza appunto, infatti qualcuno l'ha già presa a pedate nelle portiere e a manate sul parabrezza (rotto), ma l'ha voluto lei.

Arriviamo in hotel che ormai è buio, così salta la possibilità di visitare le grotte (che tra l'altro sono chiuse: chi vuoi che vada a visitarle di sabato pomeriggio?), o l'alternativa Alberobello che è a soli 15 km. Quanto ci vorrà: un quarto d'ora? Visto il viaggio fin qui lasciamo perdere….

Aperitivo, si quello ci vuole. Palazzetto? Ok, trovato: eccolo li. O se andassimo prima in centro? Proviamo. Dopo mezzora risiamo al palazzetto, il centro non s'è nemmeno visto da lontano…..

Dai, entriamo che manca poco, il riscaldamento è quasi finito. Biglietti, siamo dentro. Di qua no, ci sono loro, i sostenitori di Castellana, si vede dai 3 (tre) tamburi già piazzati alla balaustra, andiamo nella tribuna di fronte.

Ci sistemiamo: siamo quattro vecchi tifosi più un dirigente, totale cinque: la matematica non è un'opinione. Ma la Curva è qua presente e mai mollerà....

Sulla tribuna opposta ne conto 12 (dodici) non è che a loro vada meglio. Però….hanno l'asso nella manica, anzi due.

Primo, c'è un ragazzo in piedi, con qualcosa tra le mani, guardiamo meglio: è una chitarra.

Ah ah ah una chitarra al palazzetto…..cazzo (riborda) è una chitarra elettrica, attaccata ad un amplificatore, e funziona benissimo. Fra chitarra amplificata e tamburi non si sente altro, loro forse cantano, ma arriva poco oltre il rumore degli strumenti musicali.

Secondo, lo speaker è un ultrà mascherato da speaker, o forse è stato ultrà in gioventù, perché incita il pubblico ad applaudire, a cantare, a sostenere la squadra, ed il pubblico reagisce, lo segue.

E' una bolgia, sembra d'essere al concerto dei Queen, manca solo Freddy Mercury.

Brian May, il chitarrista c'è, anche se il repertorio si riduce a tre motivi: Wathever you want degli Status Quo, L'Estate sta finendo dei Righeira (per capirsi: e oggi come allora…Fajolo è capo ultrà…) e Roadhouse Blues dei Doors, ma l'effetto è notevole.

Noi ci proviamo nelle pause, e riusciamo a farci sentire. Rigorosamente in piedi.

Forza Lupi, forza Lupi eh, eh – Biancorossi olè – E' dal '73 che siamo qua… - Fino alla fine magici Lupi – E tanto già lo so ….

Una menzione particolare per: Finchè vivrò, odierò Gioia del Colle….

La squadra cede, si riprende, cede di nuovo, si rialza, i ragazzi lottano da Lupi, viste le assenze importanti, vanno vicinissimi ad una vittoria esaltante, ma alla fine raccolgono solo un punto, che è comunque più di quanto ci aspettavamo noi tifosi: siamo contenti.

La voce è andata via da un pezzo, rimane fiato solo per i saluti ai nostri ragazzi ed un applauso al chitarrista, che apprezza e ci ringrazia.

Una nota a margine per la barista, altro che Ademaro……andremmo a prendere l'acqua un bicchierino alla volta, come ha detto qualcuno…..”e non mi hai vista truccata” come ha detto lei, diassa!

Fame. Il ristorante accanto all'albergo, in zona grotte ci aspetta, lo avevamo avvisato.

Birre, dobbiamo rinfrescare le corde vocali. Arrivano dei ragazzi, uno di loro si sofferma e ci saluta, prima di prendere posto al tavolo poco più in là: è Domenico Pace, il nostro libero, che è proprio di Castellana.

Come dice il film Amici Miei: cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione. Ho con me una sciarpa in più, l'avevo portata per eventuali scambi con la tifoseria avversaria, ci alziamo, andiamo da Domenico e gli consegniamo la sciarpa della Curva Parenti, quella nuova con la scritta “Red White Army” su un lato e “Che sarà sarà” sull'altro, ricordandogli, qualora ce ne fosse bisogno, di quanto siamo contenti che giochi con noi e delle ottime partite che sta giocando.

Gli fa piacere, ci ringrazia un po' impacciato come qualsiasi ragazzo di vent'anni, d'altra parte, ricevere un attestato di stima dalla più antica tifoseria di pallavolo d'Italia, davanti ai propri amici….non ha prezzo (Mastercad, ma quella vera, mica quella “tarocca” di Ale che l'autonoleggio non la voleva prendere…si scherza eh…).

Basta, siamo stanchi, afoni, ormai ci esprimiamo a gesti, andiamo a letto, domani ci dobbiamo alzare presto, la stronza ci deve riportare a Bari a prendere l'aereo per il ritorno.

Una nota: ci ha fatto enormemente piacere ricevere il ringraziamento del Presidente, per l'attaccamento alla squadra, e domenica mattina, durante il ritorno a casa, un ringraziamento da parte della dirigenza per il nostro impegno. Grazie a Voi, noi facciamo quello che altri hanno fatto prima di noi, e che altri faranno dopo, come scritto sulla targa al pennone di Giancarlo: per quelli che c'erano, per quelli che ci sono e per quelli che ci saranno.

Come si dice alla fine di ogni trasferta….Onore ai Presenti.

M.D.





Fonte: Fiuggi

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