26 Aprile 2024
Comunicati e News

UN'ALTRA GRANDE TRASFERTA

08-11-2021 17:25 - News
700 km.: … e che sarà…?

Facciamo un pullman? ….Siamo pochi.
Facciamo una macchinata? ….Siamo troppi.
Soluzione: un pulmino 9 posti.
Soluzione perfetta: stiamo tutti insieme, c'è spazio per il materiale, si parla, si scherza e si canta tutti insieme.
Trovato il mezzo, caricato del necessario, addobbato con i colori biancorossi,
partenza.

La giornata è serena, fa quasi caldo, si viaggia bene su per la Cisa, e poi in Valpadana, poco traffico.
Sosta tecnico/diuretica verso Cremona e poi usciamo dall'autostrada a Pontevico, per avventurarci in mezzo alla campagna bresciana, piatta, sconosciuta.
Stradine strette, campi seminascosti da quella foschia grigia autunnale che precede la nebbia vera e propria tipica dell'inverno in Valpadana: arriviamo all'osteria.
Vista da fuori sembra più una casa in mezzo ai campi, una volta dentro…..è proprio una casa, praticamente i pochissimi tavoli sono nel salone, dietro c'è la cucina, stop.
Poca gente dentro, due signori a un tavolo, una famiglia all'altro, ci guardano….
Ah già: le sciarpe, le mascherine biancorosse……
20 euro a testa, prezzi da curva: segniamoci il posto, capiterà prima o poi di ripassare da queste parti (mah….?)
Usciamo, nel frattempo è uscito anche il sole, si vedono le Alpi imbiancate in lontananza, si avvicinano man mano che avanziamo verso Brescia.
A Bergamo usciamo dall'autostrada, “navighiamo” in qualche modo tra rotonde e nuove tangenziali, prendiamo per le montagne, un paesino, un altro, oltrepassiamo Pontida (il Bossi ce l'ha duro…ma noi….di più…) arriviamo a Cisano Bergamasco, luogo della partita.
Scendiamo, fa freschino, si sente che siamo al Nord.
E' presto, facciamo due passi, cerchiamo un bar, anche per fare pipì: niente – tutto chiuso, poca gente in giro.
Torniamo verso il palazzetto, cantiamo qualcosa, incrociamo qualche persona che appena ci vede attraversa la strada….ah già…le sciarpe, le mascherine biancorosse….
Da un'auto ferma allo stop ci arriva un tipico saluto santacrocese: “voi - a noi - ce lo pupp….” Alè …sono arrivati altri due viaggiatori dalla terra del cuoio.
Arriviamo al palazzetto, recuperiamo i biglietti, aspettiamo.
Salutiamo la tifoseria avversaria, una nostra vecchia conoscenza ci accoglie come sempre con calore, come omaggio gli abbiamo portato un paio delle nostre birre “CurvaParenti”, anche loro sono in pochi: alla fine ne conteremo cinque a tifare e suonare i tamburi.
Una macchina posteggia dietro il nostro pulmino, scende un giovane alto, moro, ci vede, sorride, ci saluta: è Willy Padura che ci racconta un po' di come si trova in questa nuova squadra.
Appena se ne va, gli tappezziamo la macchina di biancorosso.
Già che ci siamo, “piantiamo” qualche adesivo della Curva qua e là, come nostra consuetudine.
Oh, i ragazzi hanno già iniziato il riscaldamento, sarà meglio entrare?
Bandiere, striscioni, tamburo e megafono, via!
Piazziamo le nostre cose alla meglio nei posti assegnati (maledette restrizioni Covid) ed iniziamo lo spettacolo.
Si, noi oggi siamo solo in sette, ma siamo uno spettacolo, tutti in piedi a sostenere la nostra Squadra, ci facciamo sentire, anche chi segue la partita in tv da casa ce lo conferma.
Siamo qui per te….siamo qui per te….devi vincereee…
Purtroppo non va così, ma di questo scriverà o ha già scritto qualcun altro, noi continuiamo a tifare nonostante tutto, e fino alla fine. Siamo qui per questo, la mentalità è ben chiara, questo è il sito della tifoseria dei Lupi e parliamo di tifo. Noi.
Salutiamo di nuovo Padura, e anche Jacopo Larizza, altro ex biancorosso di ben conosciute qualità, viene a salutarci; prendiamo i nostri “ruzzini” e partiamo.
La sera è buia, sfrecciamo verso l'autostrada e poi giù, verso sud, ricordando gli episodi della partita, le minchiate arbitrali, ridendo e scherzando, rafforzando la nostra convinzione di aver fatto una cosa giusta a spendere una domenica per la nostra Squadra.
L'Autogrill ci aspetta, Medesano lo conosciamo bene, ma 10 euro per un panino ed una Coca non ci lasciano lo stesso buon ricordo del ristorante dell'andata….
Arrivo al nostro palazzetto all'orario consueto: mezzanotte e dintorni.
Stanchi, amareggiati dalla sconfitta della Squadra, ma felici del nostro viaggio, di un'altra trasferta da ricordare. E già ne abbiamo in programma un'altra…..

Onore ai presenti, come sempre si concludono i nostri racconti.
M.D.


Fonte: Lete

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