Una Mirandola di EMOZIONI: A3!!!
26-05-2025 19:12 - News
Lo so, lo so, sarebbe “una girandola di emozioni”, ma cambiando una sola lettera si ottiene il luogo dove tutto è avvenuto.
Oggi non scomodiamo Lucio Battisti, (Tu chiamale se vuoi…emozioni…): lo abbiamo già fatto in altre occasioni.
Oggi ci gustiamo la sconfitta di eri. Sembra un ossimoro, ed in effetti lo è, perdere una partita ma ottenere il massimo risultato: l'agognata promozione in serie A3!
Sapevamo che sarebbe bastato ottenere un punto, quindi vincere due set a Mirandola (Mo), contro una squadra (sulla carta) favorita, che aveva disputato un campionato quasi perfetto.
L'inizio ci aveva smorzato gli entusiasmi, il primo set perso male sembrava il preludio ad una delusione, ma l'anima dei Lupi è uscita fuori nel secondo e terzo set, portati a casa con forza e determinazione.
E l'emozione cresceva…
Chi scrive guardava la partita, ma guardava anche le facce (i visi, come si dice a Santa Croce) di chi era in tribuna, e su quelle facce leggeva la speranza, la delusione ad ogni punto perso e la gioia ad ogni punto vinto, qualcosa dentro che ribolliva e saliva fino agli occhi.
Gli occhi, specchio dell'anima, dicevano tutto; occhi ardenti, occhi lucidi: emozione allo stato puro.
Quando Leonardo ha messo giù il muro vincente ed è partita la festa, tutti avevamo “i lucci'oni”, presto asciugati furtivamente nello scatenarsi della festa.
Che bellezza, avevamo vinto il campionato, ottenuto la promozione in serie A3, quello per cui i ragazzi avevano lottato da ottobre, e per cui noi tifosi avevamo seguito la squadra in ogni trasferta, ed ora gli intenti si congiungevano, come le nostre mani, le nostre braccia a stringerci l'un l'altro, squadra e tifosi, in un abbraccio unico ed entusiasmante.
Il resto della partita è stato un semplice esercizio di pallavolo, che ha dato spazio a chi durante l'anno non ne aveva avuto, bravi anche loro.
La Curva, ormai scatenata nel proprio entusiasmo, ha fatto una sorta di appello, chiamando a gran voce, uno ad uno, i nomi dei giocatori, partendo dal Capitano, il nostro Leonardo Colli che da uomo squadra, atleta eccezionale e idolo della Curva quale è ha saputo guidare i propri compagni anche in questa annata che molti hanno giudicato sottotono, ma che è stata piena, appunto, di emozioni.
Fuochi d'artificio, fumogeni, torce e canti anche fuori dal palazzetto a dimostrazione che la Fossa, i Boys, gli Ultras dei Lupi, quando si muovono, danno spettacolo in ogni Regione.
A proposito di “movimento”, cogliamo qui l'occasione per ringraziare ancora una volta la Società che ci ha messo a disposizione, a titolo gratuito, il pullman gran turismo o, meglio, come direbbe un mio amico: il “torpedone” per trasportare il “manipolo” di tifosi.
Apprezzatissimi i complimenti ricevuti dagli spettatori locali, tra i quali si mescolavano anche appartenenti ad antiche tifoserie ormai sciolte (Modena).
Un applauso per Noi.
M.D. per Direttivo C.P.
Oggi non scomodiamo Lucio Battisti, (Tu chiamale se vuoi…emozioni…): lo abbiamo già fatto in altre occasioni.
Oggi ci gustiamo la sconfitta di eri. Sembra un ossimoro, ed in effetti lo è, perdere una partita ma ottenere il massimo risultato: l'agognata promozione in serie A3!
Sapevamo che sarebbe bastato ottenere un punto, quindi vincere due set a Mirandola (Mo), contro una squadra (sulla carta) favorita, che aveva disputato un campionato quasi perfetto.
L'inizio ci aveva smorzato gli entusiasmi, il primo set perso male sembrava il preludio ad una delusione, ma l'anima dei Lupi è uscita fuori nel secondo e terzo set, portati a casa con forza e determinazione.
E l'emozione cresceva…
Chi scrive guardava la partita, ma guardava anche le facce (i visi, come si dice a Santa Croce) di chi era in tribuna, e su quelle facce leggeva la speranza, la delusione ad ogni punto perso e la gioia ad ogni punto vinto, qualcosa dentro che ribolliva e saliva fino agli occhi.
Gli occhi, specchio dell'anima, dicevano tutto; occhi ardenti, occhi lucidi: emozione allo stato puro.
Quando Leonardo ha messo giù il muro vincente ed è partita la festa, tutti avevamo “i lucci'oni”, presto asciugati furtivamente nello scatenarsi della festa.
Che bellezza, avevamo vinto il campionato, ottenuto la promozione in serie A3, quello per cui i ragazzi avevano lottato da ottobre, e per cui noi tifosi avevamo seguito la squadra in ogni trasferta, ed ora gli intenti si congiungevano, come le nostre mani, le nostre braccia a stringerci l'un l'altro, squadra e tifosi, in un abbraccio unico ed entusiasmante.
Il resto della partita è stato un semplice esercizio di pallavolo, che ha dato spazio a chi durante l'anno non ne aveva avuto, bravi anche loro.
La Curva, ormai scatenata nel proprio entusiasmo, ha fatto una sorta di appello, chiamando a gran voce, uno ad uno, i nomi dei giocatori, partendo dal Capitano, il nostro Leonardo Colli che da uomo squadra, atleta eccezionale e idolo della Curva quale è ha saputo guidare i propri compagni anche in questa annata che molti hanno giudicato sottotono, ma che è stata piena, appunto, di emozioni.
Fuochi d'artificio, fumogeni, torce e canti anche fuori dal palazzetto a dimostrazione che la Fossa, i Boys, gli Ultras dei Lupi, quando si muovono, danno spettacolo in ogni Regione.
A proposito di “movimento”, cogliamo qui l'occasione per ringraziare ancora una volta la Società che ci ha messo a disposizione, a titolo gratuito, il pullman gran turismo o, meglio, come direbbe un mio amico: il “torpedone” per trasportare il “manipolo” di tifosi.
Apprezzatissimi i complimenti ricevuti dagli spettatori locali, tra i quali si mescolavano anche appartenenti ad antiche tifoserie ormai sciolte (Modena).
Un applauso per Noi.
M.D. per Direttivo C.P.